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E non ci sei

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Hai oltrepassato quella porta

e con noncuranza sei andato via.

 

Mutata è la scena

è più tranquillo, più scarno

il mio vivere ora

ma il conto non torna:

pare la calma dopo la tempesta

ma non è il mio pane

e neppure il vino che ora degusto.

 

Ho viaggiato nella tua incongruenza

ora la mia,

nel tuo umore altalenante,

ho scavalcato grossi massi

coperti di muschio

tendendo sempre a scivolare.

 

Scevra d’equilibrio

per il pesante castigo della tua presenza…

e ora, non ci sei.

 

Grazia Denaro

 

 Graced - 28/05/2018 20:10:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Un grazie per il loro passaggio e per l’apprezzamento ai miei versi a Giovanni Rossato, ad Elisa,e ad Edi. Un carissimo saluto a Voi da Graced.

 Edi Davoli - 28/05/2018 17:58:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Scusa il refuso: appartenerti.

 Edi Davoli - 28/05/2018 17:57:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Apprezzo molto Graced le tue poesie più sofferenti, con più chiaroscuri. Questa in particolare scava in profondità i sentimenti dell’abbandono, altalenanti tra una ritrovata pace e serenità e la fatica di riprendere un vivere che sembra non appartenenti più. Anche se con fatica si ritrova il proprio equilibrio. Un abbraccio!

 Elisa Falciori - 28/05/2018 09:42:00 [ leggi altri commenti di Elisa Falciori » ]

Un equilibrio minacciato sia dalla presenza che dall’assenza, in versi molto belli e dalla grande spontaneità! Mi riconosco in questo stato d’animo.Complimenti Grazia.

 Giovanni Rossato - 24/05/2018 21:23:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Triste e dolce nel contempo, molto bella.
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